DI TUTTO UN PO'
blog in continua evoluzione loft di testi, idee e progetti e .... di Belva64
In pratica questo è il solaio.

lunedì 12 gennaio 2009



L'accesso ai medicinali da parte dei paesi poveri e in via di sviluppo


Cari amici,

Richiamo un po' della vostra attenzione a un problema che spesso cade nell'oscuramento dell'informazione, oltretutto quando l'informazione se ne occupa lo fa in modo superficiale e spesso falsando le notizie, il problema è uno degli aspetti più vergognosi di questo sistema nei confronti della vita e dell'umanità stessa: l'accesso ai medicinali da parte dei paesi poveri e in via di sviluppo.

1)Scenario

La non accessibilità dei farmaci essenziali si fonda sul dislivello economico fra mondo sviluppato, Paesi in Via di Sviluppo.

Le regole del profitto, quando vengono applicate a economie deboli, impediscono la soluzione di problemi sanitari che riguardano milioni di persone: in un paese africano, il costo di un farmaco o di una giornata di terapia può anche superare il reddito annuale di un cittadino.

I costi elevati sono soprattutto quelli dei farmaci protetti da brevetto. La ditta intestataria del brevetto detiene in esclusiva diritto di produrre il farmaco e di stabilirne il prezzo per tutto il periodo di protezione del brevetto (20 anni).

Il prezzo dei farmaci essenziali è dunque determinato dal diritto alla proprietà intellettuale, dal diritto di produzione e da strategie di vendita che perseguono il profitto su parametri da mondo avanzato.

Alla scadenza del brevetto, il farmaco diviene un generico e può essere prodotto da altre ditte. La concorrenza provoca generalmente un drastico abbassamento del prezzo.

Pertanto, solo per i farmaci generici o per i farmaci brevettati ma prodotti localmente il prezzo è tarato sulle effettive disponibilità economiche del paese in cui viene venduto.

Questo sistema si regge sull’accordo politico e commerciale garantito dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e sancito dagli accordi TRIPS.

La campagna di MSF tenta di fare leva sui pochi spazi liberi dalle logiche di mercato, per affermare

* il diritto alla salute;

* la natura non esclusivamente commerciale del prodotto farmaco;

* la praticabilità di nuove forme di investimento nella ricerca.

Nell'aprile 2001 la vittoria legale del governo sudafricano nel processo intentato da 39 case farmaceutiche ha affermato, grazie anche al sostegno dell'opinione pubblica internazionale, di MSF, e di altre organizzazioni, la priorità del diritto alla salute sulla logica del profitto.

2) Accordi TRIPS

L’Organizzazione mondiale del Commercio (OMC), fondata nel 1995, regola il brevetto dei prodotti e dei processi di fabbricazione, per impedire il commercio di beni contraffatti.

L'accordo del 1996 sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale - TRIPS (Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights) – riguarda anche i farmaci: si vieta la produzione locale e si vincolano importazione, uso e vendita all’autorizzazione del titolare del brevetto.

Una parziale eccezione è garantita dall’articolo 30 che consente le importazioni parallele, per ragioni di salute pubblica e per periodi di tempo limitati: se un prodotto brevettato costa 100 dollari nel paese A e 80 nel paese B, A può importare da B senza chiedere il consenso del detentore del brevetto.

Gli accordi TRIPS non contengono clausole che garantiscono fondi per la ricerca farmaceutica tropicale e prezzi realistici per i farmaci salvavita.

I paesi industrializzati si sono adeguati immediatamente (1997) a tali norme, mentre ai Paesi in via di Sviluppo è stato concesso tempo fino al gennaio del 2000, e un periodo di transizione fino al 2005, che si allunga al 2008 per i 48 paesi più poveri.

Chi non rispetta le regole incorre in sanzioni commerciali.

L’accordo TRIPS ha diverse conseguenze:

* il monopolio produce una crescita del costo dei farmaci, che a sua volta implica una disponibilità insufficiente nei paesi poveri;

* i produttori locali che vorranno fabbricare e commercializzare beni brevettati sono costretti a pagare licenze costose;

* le attività locali di ricerca e sviluppo di farmaci generici vengono disincentivate: il brevetto dura venti anni, e dopo la scadenza il mercato è nelle mani di chi lo ha a lungo occupato monopolisticamente;

* la crescita industriale e tecnologica locale non viene sostenuta, poiché il titolare del brevetto non è tenuto a produrre i farmaci in loco.

Agli accordi TRIPS hanno fatto seguito prospettive di peggioramento ulteriore, chiamate TRIPS +, con l’obiettivo di

* proteggere nuovi usi del farmaco;

* estendere il periodo di vigenza del brevetto;

* limitare l’uso governativo delle licenze;

* rendere illegittime le licenze obbligatorie

3) Il processo al Sudafrica

39 case farmaceutiche multinazionali hanno intrapreso nel 1998 una azione legale contro il governo sudafricano per bloccare il Medical Act (Medicines and Related Substances Control Amendment Act), una legge firmata dal Presidente Nelson Mandela nel 1997 che permetteva

* le importazioni parallele,
* le licenze obbligatorie,
* la produzione locale di farmaci generici.

Scopo del provvedimento era favorire una maggiore accessibilità dei farmaci per fare fronte alla drammatica diffusione dell'AIDS in Sudafrica dove

* ci sono oltre 4 milioni di malati,
* dal 1997 al 2000 sono morte di AIDS 400.000 persone.

Il Medical Act, che puntava a fornire medicinali a un costo sostenibile rispettando gli accordi internazionali sulla proprietà intellettuale (TRIPS), toccava gli interessi dei produttori di farmaci brevettati.

A sostegno della battaglia del governo sudafricano per il diritto alla salute e contro la speculazione economica si sono mossi

* il governo olandese,
* Glennys Kinnock, deputato britannico al Parlamento europeo,
* una coalizione di organizzazioni non governative (MSF, Oxfam, Treatment Action Campaign),
* attivisti di vari continenti (Africa, Europa, America del Nord e del Sud).

L'azione di sostegno ha comportato:

* la partecipazione al processo, con memorie e documenti;
* la pressione sulle case farmaceutiche;
* la pressione sui governi;
* la sensibilizzazione dell'opinione pubblica;
* l'organizzazione di manifestazioni di protesta.

In particolare MSF ha promosso una petizione internazionale via internet (Abbandonate la causa!) che è stata firmata da 285.000 persone.

In Italia, il 18 aprile 2001 (giorno in cui si riapriva il processo) MSF Italia, Legambiente, Lila, hanno organizzato a Roma una manifestazione davanti alla sede di Farmindustria per dissuadere le case farmaceutiche dal proseguire l'azione legale.

Il 19 aprile, spinte dalla pressione internazionale, le 39 multinazionali hanno abbandonato la causa. Questo evento potrà modificare profondamente il rapporto tra industrie farmaceutiche e paesi in via di sviluppo.

4)Dichiarazione di Doha

Testo integrale della Dichiarazione di Doha su "TRIP e Salute Pubblica" firmata il 14 novembre 2001 da tutti i 144 Paesi membri dell'Organizzazione mondiale del commercio.

1. Riconosciamo la gravità dei problemi di salute pubblica che affliggono molti dei Paesi in via di sviluppo, specialmente quelli causati da HIV/AIDS, tubercolosi, malaria e altre epidemie
2. Sottolineiamo la necessità che gli accordi adottati nell'ambito dell'Organizzazione mondiale del commercio sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale (Trade related aspect on intellectual property rights - TRIPS) siano parte di una più vasta azione a livello nazionale e internazionale per affrontare questi problemi.
3. Riconosciamo che la protezione della proprietà intellettuale è importante per lo sviluppo di nuovi farmaci. Riconosciamo anche le preoccupazioni a proposito dei suoi effetti sui prezzi.
4. Concordiamo sul fatto che l'accordo TRIP non impedisce e non dovrebbe impedire ai Paesi membri di adottare misure per proteggere la salute pubblica. Di conseguenza, pur ribadendo la nostra adesione al TRIP, affermiamo che quell'Accordo può e deve essere interpretato e implementato in modo da sostenere il diritto dei Paesi membri di proteggere la salute pubblica e, in particolare, di promuovere l'accesso ai farmaci per tutti. In questo contesto riaffermiamo il diritto dei Paesi membri dell'Omc di utilizzare a pieno tutte le misure inserite nell'accordo TRIP che prevedono forme di flessibilità a questo scopo.
5. Alla luce di quanto affermato nel precedente paragrafo 4, confermando la nostra adesione all'Accordo TRIP, riconosciamo che queste forme di flessibilità includono:

a) In applicazione delle consuete regole di interpretazione del diritto pubblico internazionale, ogni norma dell'accordo TRIP dovrà essere letta alla luce dell'oggetto dell'accordo, così come espresso, in particolare, dai suoi "obiettivi" e "principi" (1).

b) Ogni Stato membro ha il diritto di concedere licenze obbligatorie e la libertà di determinare le basi sui cui queste licenze sono concesse.

c) Ogni Stato membro ha il diritto di determinare che cosa rappresenta un'emergenza nazionale o altre circostanze di estrema urgenza, fermo restando che le crisi di salute pubblica, incluse quelle legate a HIV/AIDS, tubercolosi, malaria e altre epidemie possono rappresentare un'emergenza nazionale o altre circostanze di estrema urgenza.

d) L'effetto delle norme contenute nell'accordo TRIP relative alla scadenza dei diritti di proprietà intellettuale è di lasciare ogni Paese membro libero di stabilire il suo proprio regime di scadenze, senza controversie.6) Riconosciamo che i Paesi membri dell'Omc che non dispongono (o dispongono in modo insufficiente) di capacità manifatturiere nel settore farmaceutico, potrebbero incontrare delle difficoltà nell'utilizzare effettivamente le licenze obbligatorie previste dall'accordo TRIP. Diamo mandato al TRIP Council di trovare una rapida soluzione a questo problema e di riferire al Consiglio Generale prima della fine del 2002.

(1) Gli "obiettivi" e i "principi" del TRIPS a cui si fa riferimento sono quelli contenuti negli artt. 7 e 8, in cui si afferma che la protezione della proprietà intellettuale dovrebbe contribuire all'innovazione tecnologica, al trasferimento e alla diffusione delle tecnologie in modo da favorire il benessere sociale ed economico.

5)La situazione

Persone

* Quindici milioni di persone muoiono ogni anno a causa di malattie infettive. Il 97% dei decessi avviene nei Paesi in Via di Sviluppo. La maggior parte di queste morti sono morti evitabili.
* Polmonite, tubercolosi, malaria, diarrea e HIV/AIDS sono le malattie infettive responsabili della metà dei decessi . L'AIDS è la prima causa di morte nei paesi dell'Africa sub-sahariana.

Secondo l'OMS ( World Health Report 2004 ), queste sono le cifre di mortalità per le principali malattie infettive:
o infezioni respiratorie: 4 milioni di morti;
o AIDS/HIV: 2,8 milioni;
o diarrea: 1,8 milioni;
o tubercolosi: 1,6 milioni;
o malaria: 1,3 milioni;
o malattie infantili prevenibili: 1,1 milioni
o meningite: 173.000;
o leishmaniosi: 51.000
o tripanosomiasi (malattia del sonno): 48.000.
* Le morti materne (correlate alla gravidanza o al parto) sono ancora 510.000 all'anno ( World Health Report 2004).
* Nel Sud del mondo e nei paesi in transizione dell'Est europeo ci sono circa due miliardi di persone che non hanno accesso alle cure adatte.
* I Paesi a reddito più basso portano il peso dell'85% del carico globale di malattie, ma ancora incidono solo per l'11% della spesa sanitaria globale (fonte : World Bank Development Indicators 2002-publications.worldbank.org/WDI)
* Le malattie infettive sono responsabili di più dei 2/3 dei decessi nella fascia sub-sahariana del continente africano.
* A causa della non potabilità dell'acqua che consumano, circa 2 miliardi di individui ogni anno sono colpiti da diverse malattie e conseguentemente ogni anno muoiono più di 2 milioni di donne, di uomini e di bambini (fonte: Documento conclusivo del secondo Forum Mondiale dell'Acqua-2005)

Farmaci

* Su 1.233 farmaci immessi sul mercato negli ultimi 25 anni del secolo scorso, solo 13 hanno un'indicazione specifica per le malattie tropicali (fonte : Trouiller et al., Lancet 2002, 359). La situazione resta tragicamente invariata
* Malattie considerate scomparse stanno ricomparendo e diffondendo in forme molto pericolose, perché resistenti ai trattamenti standard (farmaco-resistenza): i farmaci conosciuti non sono più completamente efficaci.

Investimenti e costi

* Il 90% degli investimenti per la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci è destinato a problemi sanitari che riguardano il 10% della popolazione mondiale ( fonte : “ 10/90 Report on Health Research 2003-2004” – Global Forum for Health Research 2004)
* Solo lo 0,2% degli investimenti per la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci riguarda polmonite, diarrea e tubercolosi, che causano il 18% delle morti nel mondo.
* I costi stimati per il 2005 per le attività di cura, prevenzione e riduzione del danno sociale da infezione da HIV/AIDS nei Paesi a basse risorse finanziarie ammontano a 11,5 miliardi di dollari ( fonte : “The Macroeconomics of HIV/AIDS”, pag. 211-212, International Monetary Fund, 2004)
* I costi stimati per conseguire gli obiettivi internazionali di lotta alla malaria ammontano a 3,2 miliardi di dollari all'anno, di cui il 36% per i farmaci efficaci e il 17% per test diagnostici rapidi ( fonte “World Malaria Report 2005”, section III, Roll Back Malaria-WHO/Unicef, 2005)


Tanti dati ma per capire la situazione a pieno sono più che necessari, su questo argomento sto pubblicando un documentario realizzato con la collaborazione di Medici senza frontiere, che ancora di più dimostrerà la drammaticità di questa situazione, per questo vi chiedo di diffondere questo video affinché questa tragedia dell'umanità non resti nell'oblio del silenzio stampa e informazione, strumento che questo sistema usa per piccoli eventi quotidiani ed enormi catastrofi sociali e umane: se di un problema non se ne parla, prima o poi l'opinione pubblica lo dimentica e per quei pagliacci (Governanti) che dovrebbero intervenire per risolvere queste bestialità il problema è risolto. manteniamo alta la voce su questo e su tutti i problemi che vanno contro i diritti fondamentali dell'uomo, ma non solo di tutti gli esseri viventi.



Nessun commento: